Domenico Fontana, il capostipite degli architetti ticinesi
«Domenico Fontana fu architetto molto celebre per l'erezzione
de gli obelischi, onde acquistossi eterna fama; percioché la novi
e la difficoltà di tale impresa, dopo mille e duecento anni senza essempio ed insegnamento, e da gli Egizzii stessi autori di sì stupende moli riputata grandissima, faceva trepidare li moderni architetti ed aveva ritardato la magnificenza de' sommi pontefici in farle risorgere dalle rovine di Roma»
G. P. Bellori, “Vita di Domenico Fontana da Milì, architetto”
In “Le Vite de' pittori scultori e architetti moderni”, Roma, 1672.
Nel 1585, appena eletto Pontefice, Sisto V nominò architetto papale il quarantaduenne Domenico Fontana di Melide.
Fontana fu il primo architetto svizzero a salire alla grande ribalta dell’architettura romana. Inaugurò una linea diretta di costruttori ticinesi che si sarebbero imposti come egemoni a Roma per quasi due secoli. Domenico Fontana, Carlo Maderno e Francesco Borromini diedero alle maestranze e compagnie ticinesi un ruolo da protagonista nella costruzione della Roma barocca che si propagò almeno fino a Carlo Fontana, morto nel 1714.